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L’importanza dell’umidità per la cresita della pianta

L’umidità è un fattore fondamentale per consentire il processo di fotosintesi. Per l’Anthurium, in particolare, un’umidità ottimale intorno alla pianta è ancora più importante rispetto alla maggior parte delle altre colture, poiché l’Anthurium è in grado di assorbire solo una piccola quantità d’acqua, raggiungendo un livello di evaporazione inferiore rispetto ad altre specie. Se la pianta perde molta acqua, gli stomi si chiudono e viene bloccato l’assorbimento di CO2, interrompendo di conseguenza il processo di fotosintesi.

Inoltre, la temperatura della pianta in una giornata di sole è regolata principalmente dal raffreddamento che ha luogo mediante l’evaporazione dell’acqua. L’acqua che evapora consente l’espulsione di una notevole quantità di calore dalla pianta ed è pertanto un efficace metodo di raffreddamento. Gli stomi aperti consentono infatti il rilascio di molto calore e la loro chiusura, al contrario, provoca spesso il rapido innalzamento della temperatura della pianta.

Perché l’umidità è un fattore così importante e come possono essere mantenuti aperti gli stomi?

Mantenere aperti gli stomi
Per mantenere aperti gli stomi è importante limitare l’evaporazione della pianta in caso di una maggiore esposizione. Grazie al mantenimento di un alto livello di umidità nella serra, è possibile limitare il processo di evaporazione. Inoltre, l’aumento dell’umidità all’interno della serra porta all’abbassamento della temperatura che riduce la necessità della pianta di raffreddarsi mediante l’evaporazione. In ultimo, è possibile umidificare leggermente le colture, in modo tale che l’evaporazione dell’acqua possa abbassare la temperatura delle piante o della serra.

Mantenere aperti gli stomi è più importante della quantità di luce

Per consentire il processo di fotosintesi, gli stomi devono essere aperti e provvedere così all’assorbimento di CO2. Se si è in grado di mantenere aperti gli stomi, il processo di fotosintesi avverrà anche con valori di luce bassi. Al contrario, anche in caso di tassi di luce alti, se gli stomi sono chiusi non avrà luogo la fotosintesi. Va tuttavia aggiunto che la combinazione di stomi aperti e una grande quantità di luce avrà come risultato un livello massimo di fotosintesi.li stomi sono aperti?

Per verificare se gli stomi sono aperti si può ricorrere all’uso dell’alcol (>80%). Se si applica l’alcol strofinandolo nella parte inferiore della foglia, la sostanza attraverserà gli stomi e verrà assorbita dalla foglia che, per reazione, diventerà verde scuro. Più scura sarà la colorazione assunta dalla foglia, più alto il numero di stomi aperti. Se non si riscontra alcuna variazione cromatica in seguito all’applicazione di alcol, significa che gli stomi sono chiusi. In questo modo è possibile appurare in quale misura gli stomi sono aperti.

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Sull’apertura degli stomi da scarsa a ottimale

Umidità all’interno della serra

Per quanto riguarda l’umidità all’interno della serra, può essere operata una distinzione tra umidità relativa/deficit di umidità e microclima.

L’umidità relativa/il deficit di umidità si misura mediante un sensore, mentre il microclima corrisponde all’umidità tra le piante, dal substrato fino alle foglie. Un’area fogliare ottimale consente di ottenere un microclima migliore. Poiché gli stomi si trovano soprattutto sulla parte inferiore della foglia, un microclima adeguato consente di ridurre l’evaporazione, anche nel caso in cui l’umidità all’interno della serra non sia molto alta. Quest’ultimo fattore, naturalmente, influenza il microclima.

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Le colture aperte mostrano un microclima
meno ottimale

Perché è necessaria l’evaporazione?
L’evaporazione è il mezzo migliore che una pianta ha a disposizione per espellere calore. In media, le piante impiegano circa il 5% della luce per il processo di fotosintesi, mentre circa il 60% viene convertita in calore che deve essere espulso principalmente mediante l’evaporazione. Il riscaldamento di acqua da 0 a 100˚C (= 0,418 106J/kg) richiede una quantità di energia inferiore rispetto all’evaporazione di acqua (2,26 106J/kg). Quest’ultimasi rivela pertanto un sistema molto efficiente.

Una condizione per avviare il processo di evaporazione è che gli stomi rimangano aperti. Se questo non avviene, la temperatura può raggiungere livelli eccessivi causando potenziali danni alla pianta. Tra questi è noto il danneggiamento della clorofilla che porta all’ingiallimento della foglia. Ove possibile, la pianta sostituisce la clorofilla ricorrendo alle sostanze assimilabili. Se la temperatura continua a salire, tuttavia, possono verificarsi danni irreversibili che si manifestano mediante bruciature in alcune aree della foglia.

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Foglia bruciata

Prevenire la chiusura degli stomi
Per ottenere stomi aperti è soprattutto importante mantenere a livello l’umidità del substrato e non lasciare che il tasso di EC salga eccessivamente in caso di una notevole domanda idrica. Inoltre, garantendo all’interno della serra un’alta percentuale di umidità, soprattutto in caso di un aumento dell’esposizione, è possibile prevenireun’eccessiva perdita di acqua da parte della pianta. Questo è consentito, ove possibile, mantenendo umida la zona intorno alla pianta e, quando diminuisce, ricorrere all’umidificazione dell’aria. Se necessario, si possono ottenere stomi aperti anche limitando l’esposizione e/o raffreddando le piante.

Misure per ottenere un tasso di umidità ottimale

Mantenere umida la serra
Grazie a un’ottimale copertura delle colture, la chiusura degli schermi ed eventualmente della pellicola è possibile mantenere la serra più umida. Anche socchiudendo la finestratura in base alla direzione e alla velocità del vento, ad esempio, può essere d’aiuto. Un importante dato fisico è che l’aria umida contiene maggiore energia (entalpia) di quella secca. Un più alto tasso di umidità all’interno della serra consente, insieme a una maggiore chiusura della finestratura, di ottenere un abbassamento della temperatura pari a quello raggiunto con aria secca.

Umidificare le colture o l’aria
Se l’umidità all’interno della serra si riduce, è possibile ricorrere all’impiego di sistemi per l’umidificazione dell’aria al fine di aumentare l’umidità dell’ambiente e abbassare la temperatura della serra. Per ottenere un simile risultato, esistono due possibilità: l’umidificazione delle colture oppure dell’aria. Nel primo caso, si procede umidificando le colture e si attua un raffreddamento diretto della pianta, poiché l’acqua circostante evapora. In caso di umidificazione dell’aria, viene spruzzata nella serra una sottile nebbiolina o gocce d’acqua a pressione. Successivamente, viene sottratta energia all’ambiente grazie all’evaporazione dell’acqua nebulizzata. In questo modo, la temperatura dell’aria della serra si abbassa e diventa più umida.

Esistono quattro sistemi per l’umidificazione:
1) L’umidificazione delle colture a bassa pressione o mediante gocciolamento;
2) L’umidificazione dell’aria a bassa pressione o mediante un sistema fog;
3) L’umidificazione dell’aria ad alta pressione o mediante un sistema di nebulizzazione (si veda Arthurinfo ottobre 2008)
4) Sistema cooling : Questo sistema può essere impiegato in Paesi che presentano temperature alte e un basso livello di umidità dell’aria. Oltre all’umidificazione dell’aria esterna, questa tecnica consente anche di raffreddare la serra.

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L’umidificazione delle colture a bassa pressione

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L’umidificazione dell’aria ad alta pressione

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L’umidificazione dell’aria a bassa pressione

 

 

 

 

 

 


Migliorare il microclima

Per migliorare il microclima è possibile aumentare il livello di umidità delle colture mediante un’ottima copertura. Inoltre, il microclima può essere migliorato anche somministrando acqua. Con un sistema di ugelli a pioggia, è possibile umidificare in modo migliore lo strato superiore del substrato rispetto all’utilizzo di un tubo di gocciolamento. L’irrigazione a pioggia si rivela uno strumento indispensabile per migliorare il microclima soprattutto in Paesi dove fa più caldo.

Umidificando lo strato superiore del substrato, l’acqua potrà evaporare in modo migliore dando luogo a un microclima ottimale. Somministrando con maggiore frequenza una piccola quantità d’acqua, è possibile mantenere un microclima più umido intorno alla pianta nel corso della giornata. In vari Paesi d’Europa viene spesso somministrata acqua manualmente alle piante o sui vialetti.

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Condotti con ugelli a pioggia

Limitare l’esposizione
Se il tasso di umidità risulta basso nonostante l’adozione di tutte le misure possibili, è consigliabile optare per la riduzione dell’esposizione. Il riscaldamento della pianta viene ridotto soprattutto limitando l’esposizione, ad esempio ricorrendo a una maggiore schermatura o all’uso di pittura ombreggiante. Nelle giornate in cui l’irradiazione è intensa, si può fare un uso maggiore degli schermi. Soprattutto a metà giornata, la quantità di luce può in questo modo essere mantenuta entro valori ottimali e, se gli stomi risultano aperti, questo metodo consente in ultima analisi di ottenere un
rendimento migliore.

In sintesi
Mantenere aperti gli stomi per la fotosintesi è un fattore di massima importanza. In caso di stomi completamente chiusi, il processo di fotosintesi non può avere luogo e, di conseguenza, la pianta non crescerà. Garantendo un livello ottimale di umidità all’interno della serra e intorno alle colture, la pianta è in grado di mantenere gli stomi aperti. In questo modo, può essere assorbita CO2 consentendo l’abbassamento della temperatura delle piante mediante il processo di evaporazione.

Esistono varie maniere per ottimizzare l’umidità e il microclima delle piante.
– Mantenere la serra umida: area fogliare ottimale, chiusura di teli/pellicola e meno aria dal lato in cui soffia il vento;
– Umidificare le colture o l’aria;
– Migliorare il microclima: condotti con ugelli a pioggia e somministrazione d’acqua;
– Ridurre l’esposizione per mantenere aperto il maggior numero possibile di stomi. In questo modo sarà possibile migliorare ulteriormente la produzione e la qualità.

Mantenere aperti gli stomi per la fotosintesi è un fattore di massima importanza. Garantendo un livello ottimale di umidità all’interno della serra e intorno alle colture, la pianta è in grado di mantenere gli stomi aperti. In questo modo, può essere assorbita CO2 consentendo l’abbassamento della
temperatura delle piante mediante il processo di evaporazione.

Anthurinfo
Per saperne di più → per leggere Per saperne di piú per leggere no 2 – 2016

 

L’articolo è stato scritto in collaborazione con Bureau IMAC. Anthura e Bureau IMAC non possono essere ritenute responsabili per qualsiasi danno, sia diretto sia indiretto, causato dall’applicazione di un suggerimento relativo alla coltivazione.

Opzionale (a seconda dell’articolo)

  • Il coltivatore è sempre responsabile della consultazione dell’etichetta di prodotti per la protezione delle colture.
  • Le informazioni per la coltivazione fornite si applicano a località situate nei Paesi Bassi.